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Budget, a partire dal Budget rivisto del 2021 e dal Budget dei costi per l’esercizio 2022 e per il triennio 2022-
2024 che, come anticipato, si svolgeranno sulla nuova piattaforma InIt.
Questa disposizione, in particolare, intende favorire una maggiore integrazione e convergenza fra le
rilevazioni di contabilità economico-patrimoniale e gli adempimenti connessi alla formulazione del Budget e
del rendiconto analitico dei costi delle amministrazioni centrali dello Stato di cui rispettivamente all’art. 21,
comma 11, lettera f) e all’art. 36, comma 5 della legge n. 196 del 2009.
In tal modo si viene ad attuare una importante semplificazione attraverso l’unificazione dei due piani dei
conti in vigore per le rilevazioni di tipo economico.
A partire dal 15 aprile 2021, come anticipato, le scritture di contabilità economico-patrimoniali e di
contabilità analitica sono effettuate interamente sulla piattaforma InIt, dove saranno prospettate unicamente le
voci dei moduli economico o patrimoniale del piano dei conti integrato, aggiornati ai sensi del citato decreto
del Ministro dell’Economia e delle finanze del 13 novembre 2020, senza più considerare le voci del piano dei
conti finora adottato per la contabilità analitica di cui alla Tabella B del decreto legislativo del 7 agosto 1997,
n. 279.
3.2. Adozione delle scritture di contabilità economico-patrimoniale in partita doppia
Come illustrato nella citata Circolare RGS n. 12/2019, relativa al primo anno di sperimentazione, la
contabilità economico-patrimoniale si avvale del metodo di registrazione in partita doppia, in base al quale
ciascun evento contabilmente rilevante è esaminato sotto un duplice aspetto (c.d. principio dualistico della
partita doppia):
• aspetto economico, legato alla causa degli eventi gestionali e rappresentato dai ricavi/proventi e dai
costi/oneri di esercizio, oppure dai cosiddetti costi pluriennali (immobilizzazioni), o ancora dai costi e
ricavi di imputazione differita (risconti) o dalle variazioni del patrimonio netto;
• aspetto numerario, legato alle modalità di regolazione degli eventi: è rappresentato da variazioni di
liquidità (incassi e pagamenti), oppure dall’insorgere di crediti, di debiti o di altre forme di passività
presunte (p. es. fondi rischi).
Le scritture in partita doppia, già adottate sul sistema Sicoge in via sperimentale ed in modo parziale fin
dal 2012 (ne erano escluse, ad esempio, la rilevazione delle componenti economiche positive così come dei
costi del personale derivanti dal cedolino unico), sono adottate integralmente sul sistema InIt per le rilevazioni
di contabilità economico-patrimoniale e riguardano tutte le variazioni economiche e numerarie della gestione
delle amministrazioni centrali dello Stato.
Il conto del piano dei conti rappresenta l’elemento per la registrazione dei valori economici e
patrimoniali, è composto di due sezioni che, per una consolidata convenzione, si definiscono rispettivamente
“DARE” e “AVERE”, nelle quali vengono annotati i valori e le variazioni di valore relative ad un oggetto al
fine di definirne la grandezza ad un certo momento e di seguirne le variazioni:
• Le variazioni numerarie positive (+liquidità, + crediti, -debiti) sono iscritte in DARE, quelle negative
(-liquidità, -crediti, + debiti) in AVERE.
• Le variazioni economiche negative (-ricavi/proventi, +costi) sono iscritte in DARE, quelle positive
(+ricavi/proventi, -costi) sono iscritte in AVERE.
Con riferimento al Piano dei Conti Integrato di cui al citato DPR n. 140 del 2018: